(Rennes 1967) scrittrice franco-algerina. Nata in Francia, ha trascorso in Algeria l’infanzia e l’adolescenza, per poi trasferirsi a Parigi, Zurigo, Abu Dhabi. Durante gli studi di giurisprudenza e filosofia ha scritto il suo primo romanzo, Una vita di sguardi (La voyeuse interdite, 1991), cronaca allucinata di un’educazione femminile ad Algeri negli anni ’70. All’analisi della propria infanzia e della propria condizione di donna, restituita in uno stile visionario e catartico, ha dedicato i romanzi successivi: Ragazzo mancato (Garçon manqué, 2000, nt) e I miei cattivi pensieri (Mes mauvaises pensées, 2005, nt), affrontando in Bambola Bella (Poupée Bella, 2004, nt), diario intimo, le tematiche della propria identità «meticcia», orgogliosamente rivendicata.